lunedì 31 agosto 2009
Adriano Celentano: Il Silenzio che fa Rumore
Ci sono bravi cantanti e grandi cantautori… Eccellenti interpreti e talentuosi artisti… E poi c’è Adriano Celentano…
Il Molleggiato è tutto questo e molto, molto, molto di più…
Cantante, autore, musicista, attore, presentatore, interprete autorevole, comunicatore, front man, predicatore… Può bastare? A ben pensarci qualcos’altro spunta fuori!
Dire Celentano equivale a parlare della musica (quella che conta), del talento, della storia…
Comunque la si pensi e qualunque possano essere i gusti musicali, Adriano Celentano è un leader.
E non è un giudizio opinabile. Come lo si può chiamare, altrimenti, l’uomo più imitato nella storia? Uno che riesce a catalizzare l’attenzione e a far notizia qualunque cosa faccia? Celentano si è mosso in quel modo? Ha accennato quel passo? Ha detto questo anziché quello? Tutto diviene moda, tutto fa notizia, tutto fa parlare di sé… per dirla con parole sue, Celentano è rock!
Talmente influente, che anche i suoi silenzi, le sue celeberrime “pause”, fanno rumore, pesano, sono eloquenti ed incisive. Scatenando l’idolatria dei suoi fans e la rabbia dei suoi detrattori. Eh già, perché Celentano non mette certo d’accordo tutti: le sue dichiarazioni e il suo modus operandi provoca anche malcontento, stupore, indignazione… Ma tutto ciò contribuisce al personaggio, innalzandolo e ponendolo su quel piedistallo dove solo lui riesce a rimanervi in equilibrio, senza oscillare.
Ed è chiaro che solo i grandissimi possono permettersi cose del genere. Anzi, solo lui può farlo.
Dotato di un’eccellente capacità interpretativa, l’artista milanese, che ha mosso i primi passi nel famoso “Clan di Celentano”, è dotato di un particolare timbro di voce, senza dubbio accattivante e, come l’ha definita Gianna Nannini in un’intervista, “La voce maschile più sexy d’Italia”.
Celentano, infatti, col proprio modo di cantare, dona spessore e qualità ad ogni pezzo interpretato.
Se poi si pensa che, oltre alla voce, può permettersi il lusso di avere, come collaboratori, una squadra di musicisti e autori (è facile pensare che chiunque pagherebbe per scrivere e lavorare con e per Celentano) tra i migliori sulla piazza, beh, ecco che il gioco è fatto. Ecco dare alla luce album ricchi di canzoni memorabili… Ed ecco scatenarsi una vera e propria pioggia di copie vendute nel corso degli anni. Adriano Celentano può vantare di aver inciso pietre miliari della musica italiana di tutti i tempi: 24mila baci, Il tuo bacio è come un rock, Pregherò, Sei rimasta sola, Il ragazzo della via Gluck, Storia d’amore, Il tempo se ne va (video sotto), Soli, tra i pezzi della prima era, passando poi ai tempi più recenti (in cui è cominciato il sodalizio con Mogol, autore della maggior parte dei testi dei suoi ultimi lavori, e Gianni Bella, autore delle musiche) con brani come L’emozione non ha voce, L’arcobaleno (pregevole canzone dedicata a Battisti), Per averti, C’è sempre un motivo, ed ancora Acqua e sale (interpretato con Mina, canzone che ha registrato un numero incredibile di copie vendute!), Tu hai bucato la mia vita, Dormi amore, La situazione non è buona (scritta da Tricarico) e tante tante ancora.
Facendo un paragone calcistico, Celentano è senza dubbio uno di quei registi di pura classe, la punta di diamante che ogni volta che tocca il pallone, sai già che qualcosa di buono la farà… E’ l’autore di giocate imprevedibili e d’autore, che mettono k.o. gli avversari… Celentano è colui che scandisce i ritmi, detta i tempi, orchestra ed illumina il gioco. E che alla fine va anche spessissimo in rete. Un pezzo da novanta dunque. E tutto ciò lo dimostra anche nei suoi show che, se da un lato rappresentano una vera e propria patata bollente per i dirigenti Rai, consapevoli di essere relegati al ruolo di spettatori inermi di fronte all’uragano Celentano, il quale pretende assoluta carta bianca (e come potrebbe essere diversamente?!) per dar vita a veri e propri eventi, ricchi di imprevedibilità e originalità, parole chiave in tutto ciò che riguarda il Molleggiato, dall’altro rappresentano vere e proprie arene, in cui il gladiatore Celentano gioca con illustri ospiti, regalando un alternarsi di emozioni e riflessioni e tenendo incollati allo schermo milioni e milioni di telespettatori. E tra un’interpretazione da brivido e un passo alla Molleggiato, una predica e un’intervista, una battuta e una “pausa”, il “Re degli ignoranti” registra e inanella successi su successi, abbattendo record su record… Una vita e una carriera ineguagliabili, quindi… Di quelle che hanno lasciato un segno indelebile.
E la sua firma, Celentano l’ha messa non solo sul passato e sul presente, ma, ne siamo certi, è impaziente di metterla sul prossimo progetto che lo riguarderà, e che lo vedrà il solito mattatore e protagonista indiscusso.
Appuntamento dunque alla prossima canzone, al prossimo show, alla prossima predica, alla prossima “pausa”… Alla prossima “Celentanata”!
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venerdì 28 agosto 2009
Un'estate fa...1985
Duel - Propaganda
Con il nostro jukebox estivo (virtuale) vi riportiamo oggi all’estate del 1985.
Era l’anno di “We are the World” del supergruppo USA for Africa (che potremmo definire un prodotto del Live Aid), ma anche dei Fratelli Righeira che per tutto il mese di Agosto “tormentavano” i bagnanti con la loro “L’estate sta finendo”.
Ma un’altra band diede il suo contributo a formare la colonna sonora di quelle calde giornate: stiamo parlando dei Propaganda, con il loro pezzo di maggior successo “Duel”.
Gruppo di origine tedesca che venne formato nei primi anni ’80 da Andreas Thein e Ralf Dorper, ai quali si aggiunsero dopo Michael Mertens e le cantanti Susanne Freytag e Claudia Brucken.
La loro fortuna ebbe inizio quando Trevorn Horn, già cantante dei Buggles (quelli di “Video Killed The Radio Star”), poi degli Yes, nonché grande produttore di successo, li notò e gli procurò un contratto con la ZTT Records, di cui egli stesso era cofondatore.
La band quindi si trasferì in Gran Bretagna e pubblicò proprio nel 1985 il suo primo album “A Secret Wish” che conteneva il singolo di cui oggi vi parliamo: “Duel”.
Si trattava di un album Sinth-pop che faceva ampio utilizzo dell’elettronica, molto in voga in quegli anni, con dei testi comunque abbastanza ricercati, nel quale spiccava la voce nasale ma molto particolare della vocalist Claudia Brucken.
Il disco ebbe un discreto successo di critica, ma anche le vendite andarono molto bene, grazie anche alla spinta commerciale di “Duel”, che per la verità era il pezzo meno impegnato di tutta la produzione.
Ma la fortuna iniziata con questo album li abbandonò subito dopo l’uscita dello stesso: iniziarono infatti i primi dissapori con la casa discografica ZTT, alla quale secondo il contratto ormai firmato, andavano tutti gli introiti del disco (si dice infatti che solo nel 2001 i membri della band ricevettero i primi guadagni per i diritti di questo album, ma si trattava solo di poche decine di sterline).
Questo portò purtroppo, allo scioglimento del gruppo, i cui componenti seguirono delle carriere separate, senza mai riscuotere lo stesso grande successo avuto con “Duel”.
Riascoltiamo allora questo pezzo, accompagnato da un bel video e omaggiamo così a una delle band simbolo degli anni ’80…
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Con il nostro jukebox estivo (virtuale) vi riportiamo oggi all’estate del 1985.
Era l’anno di “We are the World” del supergruppo USA for Africa (che potremmo definire un prodotto del Live Aid), ma anche dei Fratelli Righeira che per tutto il mese di Agosto “tormentavano” i bagnanti con la loro “L’estate sta finendo”.
Ma un’altra band diede il suo contributo a formare la colonna sonora di quelle calde giornate: stiamo parlando dei Propaganda, con il loro pezzo di maggior successo “Duel”.
Gruppo di origine tedesca che venne formato nei primi anni ’80 da Andreas Thein e Ralf Dorper, ai quali si aggiunsero dopo Michael Mertens e le cantanti Susanne Freytag e Claudia Brucken.
La loro fortuna ebbe inizio quando Trevorn Horn, già cantante dei Buggles (quelli di “Video Killed The Radio Star”), poi degli Yes, nonché grande produttore di successo, li notò e gli procurò un contratto con la ZTT Records, di cui egli stesso era cofondatore.
La band quindi si trasferì in Gran Bretagna e pubblicò proprio nel 1985 il suo primo album “A Secret Wish” che conteneva il singolo di cui oggi vi parliamo: “Duel”.
Si trattava di un album Sinth-pop che faceva ampio utilizzo dell’elettronica, molto in voga in quegli anni, con dei testi comunque abbastanza ricercati, nel quale spiccava la voce nasale ma molto particolare della vocalist Claudia Brucken.
Il disco ebbe un discreto successo di critica, ma anche le vendite andarono molto bene, grazie anche alla spinta commerciale di “Duel”, che per la verità era il pezzo meno impegnato di tutta la produzione.
Ma la fortuna iniziata con questo album li abbandonò subito dopo l’uscita dello stesso: iniziarono infatti i primi dissapori con la casa discografica ZTT, alla quale secondo il contratto ormai firmato, andavano tutti gli introiti del disco (si dice infatti che solo nel 2001 i membri della band ricevettero i primi guadagni per i diritti di questo album, ma si trattava solo di poche decine di sterline).
Questo portò purtroppo, allo scioglimento del gruppo, i cui componenti seguirono delle carriere separate, senza mai riscuotere lo stesso grande successo avuto con “Duel”.
Riascoltiamo allora questo pezzo, accompagnato da un bel video e omaggiamo così a una delle band simbolo degli anni ’80…
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martedì 4 agosto 2009
Un'estate fa...1984
Movin' On - Novecento
La nostra rubrica, in questa occasione, si occuperà di un anno bisestile, il 1984 e facendo i debiti scongiuri post-datati parleremo di un gruppo che ha fatto storia nel secolo scorso e soprattutto in quest’anno. Il nome è già un secolo, Novecento.
La band nacque proprio nel 1984 dai fratelli Nicolosi (Pino, Lino e Rosanna) e da Dora Carofiglio, (futura moglie di Lino), e l’esordio è da incorniciare. Il brano Movin’ On permise loro di vendere 100.000 copie e di raggiungere i primi posti dell’hit parade estiva.
Nonostante i Novecento abbiano influenze funky e jazz, Movin’ On rispecchia le sonorità dance dell’epoca ed anche attuali, ed infatti, è abbastanza strano che oggi il pezzo sia trascurato. Quindi ci sobbarchiamo questo piacevole onere e diamo “voce” ai Novecento.
La famiglia Nicolosi ancora oggi produce musica. Hanno intrapreso anche la carriera di produttori, collaborando con artisti soul e jazz. L’ultimo album risale al 2008, Secret.
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La nostra rubrica, in questa occasione, si occuperà di un anno bisestile, il 1984 e facendo i debiti scongiuri post-datati parleremo di un gruppo che ha fatto storia nel secolo scorso e soprattutto in quest’anno. Il nome è già un secolo, Novecento.
La band nacque proprio nel 1984 dai fratelli Nicolosi (Pino, Lino e Rosanna) e da Dora Carofiglio, (futura moglie di Lino), e l’esordio è da incorniciare. Il brano Movin’ On permise loro di vendere 100.000 copie e di raggiungere i primi posti dell’hit parade estiva.
Nonostante i Novecento abbiano influenze funky e jazz, Movin’ On rispecchia le sonorità dance dell’epoca ed anche attuali, ed infatti, è abbastanza strano che oggi il pezzo sia trascurato. Quindi ci sobbarchiamo questo piacevole onere e diamo “voce” ai Novecento.
La famiglia Nicolosi ancora oggi produce musica. Hanno intrapreso anche la carriera di produttori, collaborando con artisti soul e jazz. L’ultimo album risale al 2008, Secret.
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