Benvenuti! Siamo un gruppo di amici, con una passione in comune (ascoltare la Musica appunto) e abbiamo deciso di condividere sul web le nostre idee, i nostri pensieri, i nostri gusti...
Cercheremo di divertirci e naturalmente saremo ben contenti se qualcuno vorrà leggere i nostri post e perché no, anche commentarli!
Habemus Morgan!!! Ebbene sì, da poche ore è in radio l'attesissimo brano di Morgan, al secolo Marco Castoldi... Brano che speravamo fino all'ultimo sarebbe stato eseguito sul palco dell'Ariston e che invece ci è stato scippato! (sapete già a chi indirizzare i ringrazimenti).
Che dire, siamo in presenza di un brano molto ricercato, alla Morgan appunto... Un trionfo di archi e un'arrangiamento sontuoso, che si plasmano e si fondono, avvolgendo al loro interno un testo pregevolissimo.
Un pezzo, questo, che abbisogna di diversi ascolti per riuscire ad apprezzarne a pieno, ogni volta di più e meglio, l'elevatissima qualità...
Dopo aver ascoltato La sera, dunque, si moltiplica il rammarico per non aver potuto godere di questa canzone e del suo interprete al Festival di Sanremo; dove la creatività dell'istrionico cantautore avrebbe senza dubbio saputo sfruttare al meglio il rapporto con l'orchestra (ricordiamo che Morgan aveva pensato anche di dirigersi da solo!) creando un effetto scenico forse mai visto prima...
E' tanto l'amaro in bocca, inutile negarlo... Non resta che cercare di addolcirci il palato ascoltandolo più e più volte in radio, sperando di ammirarlo e osannarlo, quanto prima, in altre trasmissioni televisive...
Il tuo Festival lo hai già vinto Morgan!
E sono due! Scorre piacevolmente la seconda serata del Festival (Morgan dove sei?!), servita a riproporre, facendo apprezzare maggiormente, i brani reduci dalla prima eliminazione (che ha fatto fuori dalla gara, almeno per ora, veterani come Toto Cutugno, Pupo e Nino D'Angelo, ai quali si aggiungono gli eliminati della seconda serata, Valerio Scanu e i Sonohra).
Ed infatti è evidente come al secondo ascolto i brani comincino a prendere forma, e delinearsi meglio, entrando pian piano nelle orecchie e nella testa dell'ascoltatore. In particolare, ciò ha giovato al brano di Povia, La Verità, sul quale la prima sera abbiamo avuto delle riserve... Di Povia si può veramente dire di tutto... Che sia un "paraculo"... Che cavalchi l'onda dei fatti e misfatti quotidiani, in modo da cogliere sempre nel segno... Ma un dato è incontrovertibile: questo moderno "cantastorie" riesce a racchiudere in tre minuti e mezzo di esibizione, contenuto, buona musicalità e tanta emozione... E si merita il nostro "Bravo!"...
Occhio anche ai due giovani che hanno superato ieri il turno... Ne vale la pena!
E mentre lo spirito di Morgan aleggia sornione sul Festival (stupendo il testo del suo brano...), la serata d'esordio di questa 60esima edizione è stata messa in cantiere...
Giudizi non siamo naturalmente in grado di darne, ci limitiamo quindi ad esprimere semplicemente il nostro modestissimo parere. Cominciando col dire che la qualità delle canzoni di quest'anno ci sembra inferiore e quella della scorsa edizione...
Degna di nota è sicuramente l'interpretazione del giovane Marco Mengoni, protagonista e vincitore di X Factor e pupillo del "compianto" Morgan (ma guarda un po!) che, dotato di un'estensione vocale impressionante nonchè di grandissima capacità interpretativa, ha presentato un bel pezzo, Credimi ancora, non banale e molto piacevole...
Si sono poi ancora distinti la rockstar Irene Grandi, presentando La cometa di Halley, brano sulla falsa riga del tormentone Bruci la città (scritta infatti dallo stesso autore) che, siamo sicuri, con quel suo ritmo coinvolgente sarà la più gettonata tra le canzoni passate in radio, e la garanzia di questo Festival, il grande Enrico Ruggeri, cantautore sempre accorto e dall'intuito sopraffino, con la sua La notte delle fate, perfetta commistione tra un'atmosfera in parte onirica e il suo consueto rock...
Nota non proprio positiva, invece, consentitecelo (parere opinabile, sia chiaro!) il brano Ricomincio da qui, dell'attesissima e pur sempre pregevole Malika Ayane, che consideriamo, a dispetto delle critiche positivissime espresse oggi da gran parte della critica, al di sotto delle aspettative... Il pezzo non ci ha convinto pienamente, trovandolo decisamente di minore impatto rispetto all'incantevole Come foglie, presentata l'anno scorso sempre a Sanremo.
Inutile e superfluo dire che è mancata la ciliegina sulla torta, ossia Morgan (e chi sennò??!!)..... E un pensiero balena irrequieto nella testa di molti..... E cioè che la ciliegina, alle volte, è molto più saporita dell'intera torta stessa..... Per i ringraziamenti, lo sapete già, rivolgersi in Viale Mazzini.....
E in attesa della seconda serata, riviviamo le esibizioni di qualche protagonista di ieri sera (tanto per non perdere l'abitudine).....
Signore e signori... Madames et monsieurs... Benritrovati!!!!!
Dopo questa pausa di "riflessione", che ha visto il nostro amato Blog godere di un periodo di meritato riposo, in seguito all'incessante lavoro che lo ha caratterizzato nei suoi primi mesi di vita, rieccoci qui, pronti e motivati come e più di prima, a disquisire con dedizione e passione del nostro tema preferito, protagonista indiscusso delle nostre giornate... La MUSICA!!!
Piccolo quiz: chi sa dirci il perchè riprendiamo l'attività proprio in questa settimana??? Ebbene si, bravi, indovinato... In fondo era abbastanza ovvio, vero?!
Sta per cominciare, infatti, la Kermesse canora (amata, odiata, discussa, controversa ecc. ecc.) italiana per antonomasia: il buon, caro, vecchio ma sempreverde, Festival di Sanremo, 60esima edizione! Il quale, seppur quest'anno parta con un grosso handicap dovuto all'eliminazione di Morgan, messo da parte con una mossa autolesionista e masochista (di cui ringraziamo la cara bigotta e incoerente Mamma Rai), speriamo ci regali un buon prodotto...
Le canoniche cinque serate vedranno come sempre la musica intrecciarsi con momenti di show, gags, e con le solite (o insolite?!) ospitate italiane e internazionali... Portando alla luce, così, uno spettacolo in cui (si spera!) il gusto, la quantita e la qualità la faranno da padrona!
Vi auguriamo dunque una buona visione, invitandovi nuovamente a proporci i vostri commenti più disparati, le vostre critiche, i vostri consigli... Siamo qui per voi!!!
Appuntamento questa sera, RaiUno, ore 21:10..... Che la Musica sia con voi!!!!! Condividi
In tanti lo hanno più volte definito il nuovo Vasco Rossi… Il suo legittimo erede…
E a dire il vero, Gianluca Grignani non c’è andato troppo lontano. Anzi, tra le nuove leve affacciatesi sulla scena musicale italiana, è stato senz’altro quello con tutte le carte in regola per avvicinarsi all’intoccabile, supremo Re Mida della musica, il Vasco nazionale, appunto.
E ciò è abbastanza palese, se si considera lo stile, il tipo di scrittura, la voce roca, nonché il modo di interpretare le proprie canzoni.
Di certo, c’è che Grignani ci ha messo anche del suo per non arrivare al top, per non raggiungere quelle vette su cui solo i grandissimi hanno un posto riservato.
Eh già, perché l’artista lombardo, nel mezzo della sua crescente e promettente carriera, s’è un pò perso per strada. Più per motivi personali, forse, che artistici o professionali. E ciò non è certamente una novità per gli artisti, i musicisti in particolare. Il binomio successo-smarrimento, fama-eccesso è, infatti, un dejà vu… Gianluca Grignani vive a suo modo, da “artista”, verrebbe da dire… E nello scorrere della sua vita e della sua carriera alterna, come una girandola impazzita, successi e turbolenze, capolavori e cadute nell’oblio. In questo contesto, si inserisce purtroppo, in maniera prepotente, l’uso di cocaina e alcool… Quasi ad alimentare lo stereotipo del bello e dannato, di cui Grignani ne incarna l’emblema.
Ma, come accade spesso nella vita dei grandi, arriva il tempo in cui le cadute e i crolli lasciano il posto alle risalite e alle rivincite. E Grignani non è certo il tipo che getta la spugna…
Adulato da milioni di ragazzine, anche per motivi estetici, ma non solo, a Grignani va comunque dato il merito di aver plasmato un proprio stile… E in un mondo (canoro, ma non solo!) in cui riproduzioni e scimmiottamenti ridicoli proliferano a dismisura, questo è un dato non certo trascurabile.
Innumerevoli le canzoni scritte da Grignani, entrate di diritto nell’antologia della musica italiana. Sin dalle sue prime apparizioni, a Sanremo Giovani con La mia storia tra le dita, nel 1994, e con l’indimenticata Destinazione Paradiso, nella categoria Nuove Proposte del Festival (1995), l’artista lascia indubbiamente il segno, vendendo milioni di copie e ricevendo addirittura un Telegatto come artista rivelazione dell’anno.
Nel 1999 la sua seconda apparizione a Sanremo, col suo Il giorno perfetto. Tre anni dopo, 2002, ritorna al Festival con la bellissima Lacrime dalla luna, brano che prelude all’uscita del disco Uguali e diversi, lavoro che rimane per diverse settimane nelle vette delle classifiche dei dischi più venduti, grazie anche al singolo-tormentone estivo, L’aiuola, brano molto “simpatico” e frizzante, musicale, fresco e divertente, con un bel sound, che richiama l’attenzione anche grazie alla frase equivoca “Ti raserò l’aiuola”… Doppiosenso??? Non è dato sapere…
Nel 2003 Grignani frantuma le speranze di tutte le sue fans, sposando la compagna Francesca, unione da cui nascono due figlie, Ginevra e Giselle, dando avvio alla nuova vita del Grignani papà!
Nel frattempo, vengono alla luce anche altri bei pezzi, tra cui Mi stracci il cuore,Succo di vita, Che ne sarà di noi, colonna sonora dell’omonimo film del bravo regista Giovanni Veronesi, con protagonista il giovane Silvio Muccino. Ed ancora, Il re del niente, Bambina dallo spazio, Arrivi tu.
Quarta partecipazione, nel 2006, al Festival di Sanremo, dove presenta il brano Liberi di sognare che, a dispetto dell’eliminazione già al primo turno, registra però un buon riscontro radiofonico e di vendite. L’appuntamento col Festival si rinnova nel 2008, quando Grignani si piazza all’ottavo posto con Cammina nel sole, canzone dalle sonorità country-rock, che anticipa l’omonimo album Cammina nel sole, arrangiato e prodotto dal maestro Fio Zanotti e ricco di collaborazioni importanti, come quelle di Dodi Battaglia alle chitarre e Saturnino al basso.
Da sottolineare poi, nell’aprile scorso, la partecipazione dell’artista all’incisione del brano Domani 21/04.09 di Mauro Pagani, dedicata alle vittime del terremoto d’Abruzzo, insieme a molti altri suoi colleghi.
Una carriera di tutto rispetto, dunque, quella di Grignani, ricca di alti e bassi, cadute e risalite… In fondo, semplicemente una fedele riproduzione della vita…
L’augurio è che il cantautore, ma soprattutto l’uomo Grignani, possa imprimere la sferzata decisiva alla propria vita, compiendo finalmente quel breve passo che gli faccia recupare quel posto, ancora vuoto, nell’olimpo dei mostri sacri... Dove gli altri grandissimi della musica, già da tempo, lo attendono.