lunedì 22 febbraio 2010

Finale col botto (lo scandalo trionfa!)...


Sanremo. Teatro Ariston. Ore 1 circa… Antonella Clerici, trionfante conduttrice della sessantesima edizione, risale sull’astronave-ascensore, lo stesso che cinque giorni prima l’ha fatta approdare sullo storico palco, dando avvio alla kermesse canora…
È appena passata la tempesta… pochi minuti prima, infatti, il trio pseudo patriottico Pupo-Filiberto-Canonici ha seriamente “rischiato” di salire sul gradino più alto del podio! Rischio scongiurato, anche se non di molto, dato che i suddetti si piazzano secondi, preceduti dal trionfatore assoluto Valerio Scanu, con la sua Per tutte le volte che… (vittoria figlia anche, se non soprattutto, dello splendido duetto con la salentina Alessandra Amoroso; duetto perfettamente riuscito!).
Ma la finalissima verrà ricordata anche per un evento tragi-comico unico nella storia: l’insurrezione generale da parte, niente poco di meno che, dell’orchestra dell’Ariston, che non ha digerito l’ammissione del “trio bianco rosso e verde”nei primi tre posti… protesta che ha poi raggiunto vertici inimmaginabili, mettendo letteralmente in crisi la conduttrice, con l’annuncio dell’esclusione della favoritissima Malika Ayane, spalleggiata dai professori d’orchestra, appunto.... Ecco dunque lo show nello show: lancio degli spartiti, pubblico che insorge e che lascia i propri posti, fischi, imprecazioni, ecc ecc…
Ma Sanremo è cosi… E forse è interessante anche per questo, per qualche nota “stonata” (tanto per restare in tema) e per l’imprevisto dell’ultima ora…
Da annotare poi, con immenso dispiacere, che, dopo Ruggeri, anche il nostro secondo beniamino -ricordate il nome che non volevamo fare per scaramanzia?- l’eccellente Marco Mengoni, che consideriamo un artista pregevole (l’unico a poter vantare due telefonate “da incorniciare” (passateci l’ossimoro): da parte di Mina e di Celentano… Due attestati di stima, quindi, con cui le due più grandi leggende della musica italiana hanno voluto omaggiare il giovane cantante. Evento questo che non può certo passare inosservato, essendo appunto più unico che raro! Ebbene, come già accaduto con Enrico Ruggeri, che noi appoggiavamo vivamente, anche Marco Mengoni non ha raggiunto quel primo posto che sarebbe stato meritatissimo (saremo forse noi a portare sfiga???). “Solo” medaglia di bronzo per il trionfatore di X Factor, battuto da principe e soci, appunto… E su questo dato, glissiamo… Non fate aggiungerci altro, abbiate pietà!
Cosa resta da aggiungere… Esprimendoci in termini televisivi, si può dire che “Amici” e “I Raccomandati” (mai titolo fu più idoneo!) battono “X Factor”… (a ben notare, lo stesso ordine lo avevano già espresso i dati auditel delle rispettive trasmissioni: 30% di Share per la prima, 23% circa per la seconda e 10% per l’ultima).
Forse il consiglio e l’auspicio per il futuro, sarebbe quello di riuscire a dosare meglio le diverse modalità di votazione, se davvero si vogliono evitare situazioni e risultati spiacevoli, come accaduto quest’anno, e non solo…
Ha invece messo d’accordo tutti la consegna del prestigioso Premio della Critica- Mia Martini a Ricomincio da qui, di Malika Ayane, artista che quest’anno ha giustamente ricevuto la consacrazione…
Il Festival si chiude qui… Vi dispiace vero?! Questo grande e storico contenitore di musica, show, eventi, abiti, paillettes e lustrini, chiacchiere, polemiche e quant’altro, ha raggiunto anche quest’anno il suo scopo: divertire, appassionare, far parlare e tenere incollati dinanzi alla tv milioni di italiani… Lunga vita al Festival dunque… Perché, in fondo… Sanremo è Sanremo… papapapapapapapa… papapapapapapapa… papapapapapapapapapa… pa pa pa!




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7 commenti:

  1. Bisogna precisare che l'orchestra si è ribellata anche per la presenza di Scanu tra i finalisti...

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  2. E si sono ribellati anche per l'esclusione di tutti i loro beniamini (tranne Mengoni)... Volevano dimostrare che di sicuro l'esito finale delle votazioni (formato per il 50% dai voti dell'ochestra e per il 50% dal televoto) non corrispondeva per niente alle loro preferenze...e hanno fatto bene a sottolinearlo!! Il tutto ha giovato anche alla causa dello spettacolo...

    Comunque secondo me (e penso anche secondo Mattia), quest'anno, a trionfare a Sanremo...sono stati tutti i dieci finalisti (tranne i primi due in classifica), più Ruggeri! Alla faccia del televoto!!
    Mengoni, Noemi, Povia, Irene Grandi, Fornaciari/Nomadi, Malica Ayane, Arisa e Ruggeri: bastava mettere nei primi tre posti, tre nomi A CASO tra questi e tutti saremmo stati felici e contenti. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita...
    Onore al merito comunque, ai selezionatori: tranne poche eccezioni (che sappiamo), tutte scelte azzeccatissime (incluso Morgan, che ci è mancato tanto!! Giusto Mattia?)

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  3. Morgannnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnn siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Mi manchi.....

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  4. ma si riesce a sapere la classifica di tutti i cantanti???? sguinzagliate i vostri segugi e iluminateci!

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  5. Sabato sera i televoti, arrivati dalle 20.43 alle 23.12, avevano creato la seguente classifica: 1° Pupo il principino con 212.482, 2° Valerio Scanu (135.588 voti), 3°Marco Mengoni (80.287), 4° Povia (61.125 voti), 5° Arisa (37.069 voti), 6° Irene Fornaciari e i Nomadi (36.210 voti), 7° Noemi (23.089), 8° Malika Ayane (21.668), 9° Irene Grandi 18.358, 10° Simone Cristicchi (16.031).
    Fonte: L'Avvenire

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  6. eccomi quì a commentare la chiusura del festival, che il mio amico mattia ha reso ancora più interessante con i suoi interventi da me totalmente condivisi! Dunque che dire...l'articolo descrive in maniera impeccabile la realtà dei fatti: festival iniziatto un po' in sordina, che però ha saputo rialzarsi già dalla seconda serata. Presentazione non magistrale ma comunque gradevole quella portata da antonelli clerici, alla quale va comunque dato il merito di aver condotto l'intero festival da sola, impresa che finora in pochissimi o forse nessuno aveva compiuto, vista la presenza fissa di un co-conduttore o della "bionda" e la "mora", fanciulle che per anni hanno affiancato il grande pippo bauto, autentica bandiera a mio modo di vedere del festival. Ma torniamo ad oggi...molto divertente, simpatico e con quel pizzico di estrosità che non guasta è stato il direttore d'orchestra, che ho decisamente apprezzato e del quale hanno parlato tutti un gran bene, compresi i grandi artisti (vedi francesco renga nella terza serata). Ma veniamo agli artisti in gara e alla finale. Senza dubbio condividio le parole del mio amico gianni che elogia i selezionatori del festival, tutti i pezzi in gara (più l'illustre escluso) sono stati alquanto gradevoli. Piccola eccezione ovviamente il pezzo del trio pupo, cononici e del "principe", che probabilmente come arrangiamento non era proprio male, ma che ha portato avanti un tema dalla maggior parte degli italiani non condiviso, specie da chi si sente ed è fiero di essere figlio "legittimo" di questa patria, e che ha perso i propri avi nella guerra che altri hanno voluto, e altri ancora hanno consentito, prima di lasciare il paese allo sbando totale e cercare rifugio all'estero. Ma questa è storia passata e probabilmente non conta per le migliaia di ragazzini che hanno sostenuto il loro "principe" azzurro, spingendolo fino al secondo posto. Bene invece scanu, ottimo mengoni!
    Concludo il mio intervento con una piccola riflessione sul comportamento tenuto dall'orchestra nella nomina dei finalisti. Sono d'accordissimo con la delusione di vedere il trio li in cima e i loro beniamini malika e cristicchi esclusi, ma non sono assolutamente d'accordo con il mezzo di protesta utilizzato. Sanremo rimane comunque uno dei palcoscenici più altolocati al mondo sul panorama musicale, non merita certe buffonate. Spero non costituisca un precedente pericoloso per le edizioni a venire.
    Con la massima stima e ammirazione verso i creatori di questo blog, vi saluto.

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  7. fabiano caro mi lusinghi in continuazione! Mille grazie per l'affetto, per l'analisi dettagliata, completa e accorta, e per la partecipazione attiva che ci hai regalato in queste giornate festivaliere! Un abbraccio e... Grande Morgan, sempre e comunque!

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