Bravi Ragazzi -Miguel Bosè
Quando si parla dell’estate del 1982 è facile pensare alla vittoria degli azzurri di Bearzot nei mondiali di calcio in Spagna. Ma la penisola iberica non ci regalò solo successi sportivi. L’estate del 1982 viene ricordata anche per un artista spagnolo, che entrò prepotentemente sulla scena musicale italiana. Le donne, all’annuncio del suo nome, saranno attraversate da un brivido ormonale.
Parliamo di Luis Miguel Luchino González Borloni, in arte Miguel Bosè. Un predestinato potremmo dire. Figlio dell’attrice italiana Lucia Borloni, in arte Lucia Bosè, e del torero spagnolo Luis Miguel González Lucas, alias Luis Miguel Dominguín. Da questa giungla di nomi, pseudonimi e cromosomi perfetti, uscì fuori Miguel Bosè, il cui nome viene ricollegato, non solo al mondo canoro, ma anche a quello cinematografico.
La sua raccolta uscita proprio in quell’anno, Bravi ragazzi - I grandi successi di Miguel Bosé, era monopolizzata dalla title track, Bravi Ragazzi. Un vero e proprio inno generazionale, scritto dalla collaudata e rinomata coppia Morra-Fabrizio. Questo brano consentì al “bravo ragazzo” di vincere il Festivalbar, bissando la vittoria del 1980 con Olympic Games (nel 1994 lo vinse per la terza volta con Se Tu Non Torni), e di scalare la hit parade dell'estate.
Ascoltando questo trascinante pezzo, ci accorgiamo di quanto il testo sia attuale, a tal punto da poterlo accostare ai problemi dei ragazzi del 2009. Camminiamo allo sbando, in un mondo che sta quasi per toccare il fondo… Ma chi se ne frega!! Cantiamo!!!
Condividi
sabato 18 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Pur essendo una canzone volutamente commerciale, "Bravi ragazzi" aveva senz'altro un bel testo. Univa quindi l'orecchiabilità, indispensabile per una canzone estiva, a una certa qualità.
RispondiEliminaVale poi la pena ricordare che nel repertorio del cantante spagnolo ci sono in realtà molte belle canzoni, sconosciute o conosciute pochissimo qui in Italia. Basti pensare ad "Amante bandido" (1984), che significò per Bosè la morte discografica nel nostro immobile Paese, ma che ebbe un meritatissimo successo nel resto mondo latino.
Senza contare tante altre canzoni, belle sia per testo che per musica. Peccato che qui in Italia Miguel Bosè sia soprattutto ricordato per la sua bellezza, e non se ne conoscano adeguatamente i meriti sotto il profilo musicale.
Ben detto, Romina!
RispondiEliminaInvito chi vuole a visitare il mio blog interamente dedicato a questo grande artista INTERNAZIONALE non solo 'indiscutibilmente' bello ma talentuoso (e non perchè porta il cognome Bosè....)
Complimenti per questo blog, collega! :)
E, se permettete, Viva Miguel Bosè por siempre!
Anna/mamyta(per il mio blog)