venerdì 26 novembre 2010
Roberto Vecchioni: Profess(ore)ione Cantautore
Manca meno di un mese al Natale, ma è già partito il conto alla rovescia per la 61esima edizione della manifestazione canora italiana più importante, il Festival di Sanremo!
A tirare le redini quest’anno è il cantante italiano forse più amato e popolare in assoluto, l’eterno ragazzo Gianni Morandi… che ha deciso di farci un regalo di Natale in anticipo, ufficializzando la partecipazione sul palco dell’Ariston di un monumento della musica italiana, il Professor Roberto Vecchioni!
E diciamolo pure, non c’era modo migliore per cominciare a calarci in quest’ennesima avventura sanremese!
Ma poiché non ce la facciamo a resistere tre mesi per godercelo live al Festival, lo riascoltiamo subito in un pezzo capolavoro della sua infinita produzione musicale…. "Sogna Ragazzo Sogna", un meraviglioso inno alla vita e un’esortazione, rivolta ai giovani, ad andare sempre avanti, a testa alta, forti delle nostre convinzioni, vivendo e sognando allo stesso tempo!
Largo ai sogni dunque, sempre….. Prego Maestro!
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lunedì 3 maggio 2010
Un Diamante è per sempre...
Quando due geni, due mostri sacri decidono di collaborare, non può che nascere qualcosa di unico e di immortale, qualunque sia il settore… E questo succede molto spesso, e per fortuna, anche in campo musicale. E quando ad incontrarsi sono la musica onirica e soave del blus man italiano per antonomasia, il Joe Cocker della Romagna, Adelmo Sugar Fornaciari, o più semplicemente Zucchero, e la penna sopraffina e mai banale del Principe dei cantautori italiani, Francesco De Gregori… il risultato non può che essere un “Diamante” della discografia italiana di tutti i tempi!
Godiamocelo allora, questo pezzo dedicato da Zucchero alla sua amata nonna, il cui nome era appunto Diamante… Possibilmente ascoltandolo ad occhi chiusi, per apprezzarlo fino in fondo…
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Godiamocelo allora, questo pezzo dedicato da Zucchero alla sua amata nonna, il cui nome era appunto Diamante… Possibilmente ascoltandolo ad occhi chiusi, per apprezzarlo fino in fondo…
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mercoledì 14 aprile 2010
Ringo e la Principessa Leila...You're Sixteen
Lui è considerato l'uomo più fortunato degli anni '60. Dal punto di vista artistico, il meno dotato tra i mitici Fab Four, nonché (diciamolo pure) il più brutto.
Stiamo parlando ovviamente di Ringo Starr, al secolo Richard Starkey (il suo pseudonimo deriva dal fatto che usasse indossare spesso degli anelli, "ring" in inglese...), batterista dei mitici Beatles.
Le opinioni sulle sue doti musicali per la verità sono contrastanti: possiamo dire che di sicuro lui brillava di luce riflessa al cospetto dei suoi "compagni di viaggio"... Ma chi non lo farebbe di fronte al genio puro di Paul McCartney, John Lennon e George Harrison?!?
Nello specifico poi, mentre qualcuno lo accusa di non possedere alcuna tecnica nel suonare la batteria, altri invece considerano il suo stile "monotono" ma preciso e molto confacente al sound del quartetto di Liverpool.
Allo scioglimento dei Beatles, avvenuto nel 1970, intraprende una carriera solista (come la restante parte della band), e raggiunge il suo apice nel 1973 con la pubblicazione dell'album "Ringo".
Il disco, in cima alle vette delle classifiche mondiali, viene osannato anche dalla critica e vanta la collaborazione di grandi nomi della musica, tra i quali Billy Preston, Marc Bolan, Harry Nilsson e soprattutto degli altri tre Beatles, che comunque non suonano mai contemporaneamente nello stesso brano.
Il singolo estratto che arriva al numero uno sia nelle classifiche inglesi che in quelle americane è una cover di un pezzo del 1960 scritto dai fratelli Robert e Richard Sherman: "You're sixteen (you're beautiful and you're mine)".
Ad impreziosirlo sono i cori di Harry Nilsson e l'assolo di "Kazoo" suonato da Paul McCartney, nonché un simpatico video nel quale Ringo si accompagna ad una giovanissima Carrie Fisher (all'epoca aveva circa 16 anni per l'appunto), che diventerà poi famosa per la sua interpretazione della principessa Leila nella trilogia di Star Wars.
Riascoltiamoci dunque questa canzone e rivediamo il nostro "Ringo boy"... ai limiti della legalità! :)
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Stiamo parlando ovviamente di Ringo Starr, al secolo Richard Starkey (il suo pseudonimo deriva dal fatto che usasse indossare spesso degli anelli, "ring" in inglese...), batterista dei mitici Beatles.
Le opinioni sulle sue doti musicali per la verità sono contrastanti: possiamo dire che di sicuro lui brillava di luce riflessa al cospetto dei suoi "compagni di viaggio"... Ma chi non lo farebbe di fronte al genio puro di Paul McCartney, John Lennon e George Harrison?!?
Nello specifico poi, mentre qualcuno lo accusa di non possedere alcuna tecnica nel suonare la batteria, altri invece considerano il suo stile "monotono" ma preciso e molto confacente al sound del quartetto di Liverpool.
Allo scioglimento dei Beatles, avvenuto nel 1970, intraprende una carriera solista (come la restante parte della band), e raggiunge il suo apice nel 1973 con la pubblicazione dell'album "Ringo".
Il disco, in cima alle vette delle classifiche mondiali, viene osannato anche dalla critica e vanta la collaborazione di grandi nomi della musica, tra i quali Billy Preston, Marc Bolan, Harry Nilsson e soprattutto degli altri tre Beatles, che comunque non suonano mai contemporaneamente nello stesso brano.
Il singolo estratto che arriva al numero uno sia nelle classifiche inglesi che in quelle americane è una cover di un pezzo del 1960 scritto dai fratelli Robert e Richard Sherman: "You're sixteen (you're beautiful and you're mine)".
Ad impreziosirlo sono i cori di Harry Nilsson e l'assolo di "Kazoo" suonato da Paul McCartney, nonché un simpatico video nel quale Ringo si accompagna ad una giovanissima Carrie Fisher (all'epoca aveva circa 16 anni per l'appunto), che diventerà poi famosa per la sua interpretazione della principessa Leila nella trilogia di Star Wars.
Riascoltiamoci dunque questa canzone e rivediamo il nostro "Ringo boy"... ai limiti della legalità! :)
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mercoledì 31 marzo 2010
La Cantina del Vinile: Nick Lowe
La nostra opera di riesumazione musicale continua a gonfie vele. Nello scaffale abbiamo trovato un 45 giri di un interprete che, parlando in termini elettorali, non riuscirebbe a superare lo sbarramento del 4%. Il nome è Nick Lowe.
La vostra domanda è più che ovvia (Ma chi è?). La risposta é: "Non lo sappiamo nemmeno noi".
Però, da buon antropologi musicali abbiamo scoperto che Nick Lowe è stato il precursore di un genere musicale che tuttora è molto in voga e che è il trampolino di lancio di molti cantautori. Oggi si chiama gavetta, cantina, piano-pub, negli anni '70 era il pub-rock. Consisteva in band, o cantanti, che suonavano musica rock, blues e country nei pub britannici stracolmi e annuvolati da gomitoli di fumo.
E proprio lui era uno di frequentatori di questi risto-canti. Altro interprete che è partito dal pub-rock è stato Elvis Costello. Casualmente, i due hanno avuto modo di collaborare. "(What's So Funny 'Bout) Peace, Love, and Understanding" (1979), fu scritto da Lowe proprio per Costello. Fu un discreto successo come lo fu un brano che forse si può definire il suo cavallo di battaglia, "Cruel to be kind" che ricorda, non vagamente, la musicalità dei brani dei Beatles e dei Beach Boys.
Proviamo a non farlo ritornare nel dimenticatoio sonoro...
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lunedì 29 marzo 2010
I Duran Duran in Arcadia per l' Election Day
Anche le elezioni ci suggeriscono musica...
Mentre la maggior parte della penisola è impegnata con lo spoglio delle ultime schede elettorali, noi abbiamo la giusta colonna sonora.
Arriva dritta dall'ormai lontano 1985, quando tre componenti dei Duran Duran (Simon LeBon, Nick Rhodes e Roger Taylor) si staccarono momentaneamente dal gruppo per creare una band parallela, adottando un nome, Arcadia, che evocava classicità e mistero, un po' come la loro musica.
E, nella loro pur breve vita, ebbero un discreto successo sia di pubblico che di critica, pubblicando l'album "So Red The Rose", registrato a Parigi con un investimento economico a dir poco eccessivo, superiore addirittura a quello speso per un normale album degli stessi Duran.
Il singolo principale estratto da questo album fu proprio "Election Day" (ecco il titolo che fa al caso nostro dunque...), ai primi posti delle classifiche mondiali e primo assoluto in Italia, che vantò la partecipazione di Grace Jones impegnata in una strofa con la sua caratteristica voce in recitativo...
L' "Election Day" italiano volge quindi al termine (era ora!!) e noi tiriamo un sospiro di sollievo provando a rilassarci con questo bel pezzo targato anni '80...
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Mentre la maggior parte della penisola è impegnata con lo spoglio delle ultime schede elettorali, noi abbiamo la giusta colonna sonora.
Arriva dritta dall'ormai lontano 1985, quando tre componenti dei Duran Duran (Simon LeBon, Nick Rhodes e Roger Taylor) si staccarono momentaneamente dal gruppo per creare una band parallela, adottando un nome, Arcadia, che evocava classicità e mistero, un po' come la loro musica.
E, nella loro pur breve vita, ebbero un discreto successo sia di pubblico che di critica, pubblicando l'album "So Red The Rose", registrato a Parigi con un investimento economico a dir poco eccessivo, superiore addirittura a quello speso per un normale album degli stessi Duran.
Il singolo principale estratto da questo album fu proprio "Election Day" (ecco il titolo che fa al caso nostro dunque...), ai primi posti delle classifiche mondiali e primo assoluto in Italia, che vantò la partecipazione di Grace Jones impegnata in una strofa con la sua caratteristica voce in recitativo...
L' "Election Day" italiano volge quindi al termine (era ora!!) e noi tiriamo un sospiro di sollievo provando a rilassarci con questo bel pezzo targato anni '80...
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sabato 27 marzo 2010
Un anno di Insolite Note con 'Music'!
Ebbene si... Insolite Note compie un anno! Sembra impossibile ma, tra alti e bassi, siamo sopravvissuti, grazie anche a voi...
E allora... Tanti auguri!!! Festeggiamo con torta (che mangiamo solo noi), palloncini (virtuali) e naturalmente tanta buona Musica...
Più precisamente ci auto-dedichiamo e vi dedichiamo questo bellissimo pezzo del 1976 che nel titolo e nel testo riassume benissimo il senso del nostro blog (e forse anche della nostra vita): "Music" di John Miles.
Un cantante che potremmo quasi definire una meteora (anche se è ancora in attività), che però ci ha regalato un capolavoro, un classico del Pop-Rock anni '70, magistralmente prodotto dal grande Alan Parsons (si, proprio quello del "Project", nonché soprattutto produttore dei mitici Pink Floyd) e arrangiato nella parte orchestrale da Andrew Powell.
Un pezzo che anche al centesimo riascolto, riesce sempre a dare i brividi (almeno per noi è così...).
Ve lo riproniamo sia in versione "studio" che in versione "live"... ne vale la pena!
Buona Musica a tutti!
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E allora... Tanti auguri!!! Festeggiamo con torta (che mangiamo solo noi), palloncini (virtuali) e naturalmente tanta buona Musica...
Più precisamente ci auto-dedichiamo e vi dedichiamo questo bellissimo pezzo del 1976 che nel titolo e nel testo riassume benissimo il senso del nostro blog (e forse anche della nostra vita): "Music" di John Miles.
Un cantante che potremmo quasi definire una meteora (anche se è ancora in attività), che però ci ha regalato un capolavoro, un classico del Pop-Rock anni '70, magistralmente prodotto dal grande Alan Parsons (si, proprio quello del "Project", nonché soprattutto produttore dei mitici Pink Floyd) e arrangiato nella parte orchestrale da Andrew Powell.
Un pezzo che anche al centesimo riascolto, riesce sempre a dare i brividi (almeno per noi è così...).
"La musica è stato il mio primo amore...Vivere senza la mia musica sarebbe impossibile... In questo mondo di guai, la mia musica mi guarisce"
Ve lo riproniamo sia in versione "studio" che in versione "live"... ne vale la pena!
Buona Musica a tutti!
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lunedì 15 marzo 2010
Slowhand: Eric Clapton...e la lentezza
Oggi si celebra in tutto il mondo la "Giornata della lentezza". Rallentare per uno sviluppo economico in armonia con l’uomo e con l’ambiente: ecco il tema messo in risalto da questo avvenimento.
E noi condividiamo, affidandoci a chi per la lentezza si è sempre contraddistinto.
Mr. "Slowhand" (mano lenta), alias Eric Clapton, fu soprannominato così per il tocco particolarmente "lento" con cui suonava (e suona) la sua chitarra.
Prova vivente che non sempre la lentezza è sintomo di mediocrità: Clapton infatti è considerato uno dei più grandi chitarristi del mondo!
Lo ritroviamo con un pezzo del 1997, che fu colonna sonora del film "Phenomenon" di John Travolta e che gli valse un Grammy come miglior canzone dell'anno: "Change the World", titolo azzeccatissimo per il nostro intento...
Da ascoltare in completo relax e...mooolto lentamente!!
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mercoledì 3 marzo 2010
La Cantina del Vinile: Robin Gibb
Dopo una lunga assenza ritorna a furor di popolo “La Cantina del Vinile”.
Abbiamo pagato il condono! In questa occasione riportiamo in auge, e quindi a pianoterra, un artista che paradossalmente è più conosciuto come componente di un celebre gruppo, che come solista. Ma noi, ovviamente, lo evidenzieremo come solista. Bene, il suo nome è Robin Gibb, uno dei 3 fratelli Gibb (gemello omozigote di Michael), meglio conosciuti come Bee Gees.
Robin Gibb ha lasciato qualcosa di tangibile e di udibile della sua esperienza da solista. Il pezzo in questione è un brano del 1983, hit in Europa ed anche in Italia. Avete mai sentito parlare di Juliet? Non scomodiamo Shakespeare. Juliet è una ballata romantica che all’ascolto rievoca (misteriosamente) un brano italiano del 1984, sia nel titolo che nella melodia. Juliet e Giulia di Gianni Togni quanto differiscono? Boh!
Ascoltiamo Juliet. Brano da riscoprire o da scoprire, a seconda della vostra preparazione.
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venerdì 26 febbraio 2010
My Generation: The Who ed il movimento Mod
E' arrivato il momento di disintossicarci...
Troppe volte in questo blog negli ultimi giorni abbiamo parlato e quindi nominato quella parola che inizia per "S" e finisce per "anremo". Ora basta! (Almeno per quest'anno...)
Abbiamo voglia di ribellarci, di dare sfogo alla nostra rabbia (dettata magari dalle ultime vicende musicali raccontate)...Niente di meglio quindi che fare un tuffo nel passato e riproporre ancora una volta quel tipo di musica che inizia per "R": il buon sano e vecchio Rock'n'Roll!
Ed ecco che ci viene in aiuto un certo Pete Townshend, grande chitarrista, compositore e leader di una delle band più grandi della storia: The Who.
Questo signore dal naso lungo e dall'aria un po' buffa, insieme a Roger Daltrey (voce), John Entwistle (basso) ed al grande e compianto Keith Moon (forse il miglior batterista di tutti i tempi), fondò il gruppo nel lontano 1964 e lo portò al successo già l'anno seguente con la pubblicazione dell'album "My Generation".
Fu la band simbolo dei Mod, ossia quel movimento giovanile molto diffuso negli anni '60, sostanzialmente anarchico ma con un forte senso del gruppo, che tra l'altro riservava un'attenzione particolare all'abbigliamento, all'estrema cura del look e ad alcuni accorgimenti estetici, come ad esempio l'uso della Vespa e della Lambretta (si, proprio quel particolare scooter italiano che prende il nome dal fiume Lambro, di grande attualità purtroppo, visto il disastro ambientale che lo ha investito in questi giorni).
Nel video che vediamo oggi, gli Who sono molto giovani, agli inizi della loro carriera (poi lunga e prolifica) e si esibiscono in una trasmissione televisiva con il singolo che da il nome al loro primo album, "My Generation".
Questa canzone diviene ben presto l'inno della generazione a cui fa riferimento (quella dei Mod appunto), pur avendo un testo molto scarno che ne delinea solo marginalmente le caratteristiche: la frase lapidaria "Hope I die before I get old" (Spero di morire prima di essere vecchio) ne rappresenta il passaggio più importante.
Ed anche il modo di cantare, apparentemente, non giova alla causa: Roger Daltrey infatti balbetta per la maggior parte del pezzo.
Ma la spiegazione viene data dallo stesso autore, Pete Townshend: "E' un Mod impasticcato che si sforza di dirti come e perché lui è un grosso figo, ma non ci riesce, è talmente sconvolto che quasi non ce la fa a parlare".
La balbuzie ed un grandissimo assolo di basso di John Entwistle saranno allora un marchio di fabbrica per questo grandissimo pezzo, qui riproposto in una esilarante interpretazione tutta da vedere, sia nella presentazione che nell'esecuzione...ma soprattutto nel finale, a dir poco esplosivo!! Vi basti pensare che l'ultimo "botto", fatto esplodere (si dice) da Keith Moon, causò dei seri danni all'udito di Pete Towshend... Enjoy!
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lunedì 22 febbraio 2010
Finale col botto (lo scandalo trionfa!)...
Sanremo. Teatro Ariston. Ore 1 circa… Antonella Clerici, trionfante conduttrice della sessantesima edizione, risale sull’astronave-ascensore, lo stesso che cinque giorni prima l’ha fatta approdare sullo storico palco, dando avvio alla kermesse canora…
È appena passata la tempesta… pochi minuti prima, infatti, il trio pseudo patriottico Pupo-Filiberto-Canonici ha seriamente “rischiato” di salire sul gradino più alto del podio! Rischio scongiurato, anche se non di molto, dato che i suddetti si piazzano secondi, preceduti dal trionfatore assoluto Valerio Scanu, con la sua Per tutte le volte che… (vittoria figlia anche, se non soprattutto, dello splendido duetto con la salentina Alessandra Amoroso; duetto perfettamente riuscito!).
Ma la finalissima verrà ricordata anche per un evento tragi-comico unico nella storia: l’insurrezione generale da parte, niente poco di meno che, dell’orchestra dell’Ariston, che non ha digerito l’ammissione del “trio bianco rosso e verde”nei primi tre posti… protesta che ha poi raggiunto vertici inimmaginabili, mettendo letteralmente in crisi la conduttrice, con l’annuncio dell’esclusione della favoritissima Malika Ayane, spalleggiata dai professori d’orchestra, appunto.... Ecco dunque lo show nello show: lancio degli spartiti, pubblico che insorge e che lascia i propri posti, fischi, imprecazioni, ecc ecc…
Ma Sanremo è cosi… E forse è interessante anche per questo, per qualche nota “stonata” (tanto per restare in tema) e per l’imprevisto dell’ultima ora…
Da annotare poi, con immenso dispiacere, che, dopo Ruggeri, anche il nostro secondo beniamino -ricordate il nome che non volevamo fare per scaramanzia?- l’eccellente Marco Mengoni, che consideriamo un artista pregevole (l’unico a poter vantare due telefonate “da incorniciare” (passateci l’ossimoro): da parte di Mina e di Celentano… Due attestati di stima, quindi, con cui le due più grandi leggende della musica italiana hanno voluto omaggiare il giovane cantante. Evento questo che non può certo passare inosservato, essendo appunto più unico che raro! Ebbene, come già accaduto con Enrico Ruggeri, che noi appoggiavamo vivamente, anche Marco Mengoni non ha raggiunto quel primo posto che sarebbe stato meritatissimo (saremo forse noi a portare sfiga???). “Solo” medaglia di bronzo per il trionfatore di X Factor, battuto da principe e soci, appunto… E su questo dato, glissiamo… Non fate aggiungerci altro, abbiate pietà!
Cosa resta da aggiungere… Esprimendoci in termini televisivi, si può dire che “Amici” e “I Raccomandati” (mai titolo fu più idoneo!) battono “X Factor”… (a ben notare, lo stesso ordine lo avevano già espresso i dati auditel delle rispettive trasmissioni: 30% di Share per la prima, 23% circa per la seconda e 10% per l’ultima).
Forse il consiglio e l’auspicio per il futuro, sarebbe quello di riuscire a dosare meglio le diverse modalità di votazione, se davvero si vogliono evitare situazioni e risultati spiacevoli, come accaduto quest’anno, e non solo…
Ha invece messo d’accordo tutti la consegna del prestigioso Premio della Critica- Mia Martini a Ricomincio da qui, di Malika Ayane, artista che quest’anno ha giustamente ricevuto la consacrazione…
Il Festival si chiude qui… Vi dispiace vero?! Questo grande e storico contenitore di musica, show, eventi, abiti, paillettes e lustrini, chiacchiere, polemiche e quant’altro, ha raggiunto anche quest’anno il suo scopo: divertire, appassionare, far parlare e tenere incollati dinanzi alla tv milioni di italiani… Lunga vita al Festival dunque… Perché, in fondo… Sanremo è Sanremo… papapapapapapapa… papapapapapapapa… papapapapapapapapapa… pa pa pa!
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sabato 20 febbraio 2010
...Aspettando la finale... (e lo scandalo continua!)
Festival di Sanremo, atto quarto: lo scandalo va in onda….. A quanto pare non c’è proprio verso di mandare a casa l’insolito trittico Pupo-Filiberto-Canonici! A niente è servita la marea di fischi che ha letteralmente sommerso la loro presenza sull’Ariston; fischi e urla che hanno coinvolto anche il c.t. azzurro Marcello Lippi, chiamato a supportare i tre (in quella che abbiamo ormai ribattezzato operazione-paraculismo…).
La rabbia dunque non solo resta, ma si moltiplica all’idea che a farne le spese sia stato proprio il grande cantautore Enrico Ruggeri (oltre a Fabrizio Moro, giusta la sua esclusione), scartato e costretto quindi a lasciare anzitempo la gara, non partecipando alla finale di stasera.
Il dubbio amletico impera: è davvero possibile che il pubblico da casa abbia espresso la propria preferenza a favore del principe e dei suoi soci? Davvero la canzone è piaciuta così tanto? Oppure è stato decisivo il voto dell’orchestra? E se così fosse, è plausibile pensare che dei maestri indiscussi di musica, gente a dir poco competente, abbia ritenuto la canzone Italia amore mio un brano così musicalmente complesso, importante e pregevole, da essere fortemente caldeggiato?
Domande, le nostre, che vagheranno inutilmente e si dissolveranno nell’aria…
Nonostante questo piccolo grande incidente finale, la serata è stata comunque piacevole; tutti i big si sono esibiti accompagnati da ospiti, ballerini, cantanti, con l’intento di abbellire e valorizzare il proprio brano (missione che a nostro avviso quest’anno, a differenza dell’anno scorso, non è riuscita un granchè!).
La quarta puntata è stata poi impreziosita dalla partecipazione della star internazionale Jennifer Lopez (e del suo ammirato nonché assicurato fondoschiena)… La sua partecipazione è da considerarsi positiva anche perché, se paragonate a quelle dei vari ospiti internazionali che si sono susseguiti nella varie edizioni del Festival (prima tra tutte quella di John Travolta, il quale, accomodatosi sullo sgabello per una pseudo intervista, durata dieci minuti, ha bel pensato di lasciare il palco prima del previsto… Ma cosa volete, in fondo il buon caro John ricevette solo 500mila euro…), appare evidente che JLo si è perlomeno “data da fare”, non si è risparmiata: la presentazione in anteprima del nuovo singolo e un’intervista di una ventina di minuti, nella prima uscita; alla quale se ne è aggiunta poi una seconda, in cui la bellissima portoricana si è esibita in un medley di vecchi successi, ballando come una forsennata (i maschietti ringraziano!) e cantando anche dal vivo, impresa oramai più unica che rara…
Per la categoria Nuova Generazione, invece, Tony Maiello, con la sua bella Il linguaggio della Resa, trionfa aggiudicandosi la vittoria. Premio della critica a L’uomo che amava le donne, di Nina Zilli (interprete da tenere d’occhio!).
E stasera finalissima… Dopo la cocente delusione che abbiamo ricevuto con l’esclusione del nostro beniamino Ruggeri, che avevamo auspicato sul podio, pronostici non ne facciamo più! E se anche una speranza in cuor nostro ce l’abbiamo, preferiamo non esporla oggi… Non vorremmo mai che, ancora una volta, qualche pupo o principino possa rovinare i piani!
P.S.: L’Italia tutta si dichiara gioiosa e soddisfatta nel vedere che il nuovo leader dei Tokio Hotel, ospiti anch’essi ieri sera sul palco dell’Ariston, sia la “nostra” Anna Tatangelo… Nella speranza che il gruppo tedesco possa presto scritturare, già che ci siamo, anche la sua dolce metà!
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venerdì 19 febbraio 2010
...Avanti con la serata celebrativa!
Archiviata definitivamente la pratica Morgan, conclusasi nel migliore dei modi sperati, e cioè con l’incisiva approvazione che la sua nuova canzone, La sera, ha ricevuto dal popolo degli internauti -grande rivincita morale per l'artista monzese- (nonché piccola rivincita anche per noi!), possiamo finalmente interrompere (o solo sospendere?!) la nostra accorata protesta nei confronti di mamma Rai, vivamente manifestata (vedi numerose foto ed eloquenti riferimenti... ve ne siete accorti per caso?!?) nei nostri precedenti articoli...
E dopo questo doveroso prologo, passiamo ad una breve disamina della terza puntata sanremese. Serata celebrativa, come l’ha più volte definita la presentatrice; e di fatti, il palco dell’Ariston ha visto ieri un susseguirsi di interpreti ed artisti (Ranieri, Cocciante, Elisa, Mannoia, Renga, Consoli…), che hanno riproposto i brani leggendari della storia di Sanremo… Ed è facile e immediato accorgersi che, in fondo, gran parte delle pietre miliari della musica italiana sono passate da questa manifestazione canora, controversa ma sicuramente la più famosa (un nome su tutti: Perdere l’amore di Massimo Ranieri, osannato dal pubblico in sala con una standing ovation).
Ma accanto al momento “amarcord”, non si è persa comunque di vista la gara tra i big esclusi nelle prime due serate, i quali hanno riproposto le proprie canzoni con dei duetti, più o meno riusciti. Tra i più incisivi, sicuramente Valerio Scanu in coppia con l’amica e collega Alessandra Amoroso: duetto che ha consentito al giovanissimo interprete sardo di essere salvato dal televoto e fatto rientrare, dunque, nella gara ufficiale.
Secondo artista (si fa per dire…) ripescato, il principe Filiberto, accompagnato da Pupo e Canonici: decisione vissuta con immenso stupore e disapprovazione da parte nostra e del pubblico ieri sera in sala, ma evidentemente non del pubblico che votava da casa (o di qualcun altro?! Mah…), il quale ha appunto riportato in vita il brano Italia amore mio, dopo la perentoria bocciatura nella prima serata.
Prova d’appello fallita invece per Toto Cutugno, Nino D’Angelo e i fratelli Sonohra, definitivamente a casa.
Più interessanti rispetto alla serata precedente, infine, le esibizioni della Nuova Generazione, dove hanno trionfato Tony Maiello (volto già noto grazie a X Factor) e la giovanissima Jessica Brando.
E stasera ci si gioca la finale: i big ancora rimasti in gara presenteranno la propria canzone rivisitata, accompagnati e supportati da altri artisti.
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giovedì 18 febbraio 2010
Habemus Morgan!
Habemus Morgan!!! Ebbene sì, da poche ore è in radio l'attesissimo brano di Morgan, al secolo Marco Castoldi... Brano che speravamo fino all'ultimo sarebbe stato eseguito sul palco dell'Ariston e che invece ci è stato scippato! (sapete già a chi indirizzare i ringrazimenti).
Che dire, siamo in presenza di un brano molto ricercato, alla Morgan appunto... Un trionfo di archi e un'arrangiamento sontuoso, che si plasmano e si fondono, avvolgendo al loro interno un testo pregevolissimo.
Un pezzo, questo, che abbisogna di diversi ascolti per riuscire ad apprezzarne a pieno, ogni volta di più e meglio, l'elevatissima qualità...
Dopo aver ascoltato La sera, dunque, si moltiplica il rammarico per non aver potuto godere di questa canzone e del suo interprete al Festival di Sanremo; dove la creatività dell'istrionico cantautore avrebbe senza dubbio saputo sfruttare al meglio il rapporto con l'orchestra (ricordiamo che Morgan aveva pensato anche di dirigersi da solo!) creando un effetto scenico forse mai visto prima...
E' tanto l'amaro in bocca, inutile negarlo... Non resta che cercare di addolcirci il palato ascoltandolo più e più volte in radio, sperando di ammirarlo e osannarlo, quanto prima, in altre trasmissioni televisive...
Il tuo Festival lo hai già vinto Morgan!
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Mentre tutto (tranquillamente) scorre...
E sono due! Scorre piacevolmente la seconda serata del Festival (Morgan dove sei?!), servita a riproporre, facendo apprezzare maggiormente, i brani reduci dalla prima eliminazione (che ha fatto fuori dalla gara, almeno per ora, veterani come Toto Cutugno, Pupo e Nino D'Angelo, ai quali si aggiungono gli eliminati della seconda serata, Valerio Scanu e i Sonohra).
Ed infatti è evidente come al secondo ascolto i brani comincino a prendere forma, e delinearsi meglio, entrando pian piano nelle orecchie e nella testa dell'ascoltatore. In particolare, ciò ha giovato al brano di Povia, La Verità, sul quale la prima sera abbiamo avuto delle riserve... Di Povia si può veramente dire di tutto... Che sia un "paraculo"... Che cavalchi l'onda dei fatti e misfatti quotidiani, in modo da cogliere sempre nel segno... Ma un dato è incontrovertibile: questo moderno "cantastorie" riesce a racchiudere in tre minuti e mezzo di esibizione, contenuto, buona musicalità e tanta emozione... E si merita il nostro "Bravo!"...
Occhio anche ai due giovani che hanno superato ieri il turno... Ne vale la pena!
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mercoledì 17 febbraio 2010
Pillole di Show...
E mentre lo spirito di Morgan aleggia sornione sul Festival (stupendo il testo del suo brano...), la serata d'esordio di questa 60esima edizione è stata messa in cantiere...
Giudizi non siamo naturalmente in grado di darne, ci limitiamo quindi ad esprimere semplicemente il nostro modestissimo parere. Cominciando col dire che la qualità delle canzoni di quest'anno ci sembra inferiore e quella della scorsa edizione...
Degna di nota è sicuramente l'interpretazione del giovane Marco Mengoni, protagonista e vincitore di X Factor e pupillo del "compianto" Morgan (ma guarda un po!) che, dotato di un'estensione vocale impressionante nonchè di grandissima capacità interpretativa, ha presentato un bel pezzo, Credimi ancora, non banale e molto piacevole...
Si sono poi ancora distinti la rockstar Irene Grandi, presentando La cometa di Halley, brano sulla falsa riga del tormentone Bruci la città (scritta infatti dallo stesso autore) che, siamo sicuri, con quel suo ritmo coinvolgente sarà la più gettonata tra le canzoni passate in radio, e la garanzia di questo Festival, il grande Enrico Ruggeri, cantautore sempre accorto e dall'intuito sopraffino, con la sua La notte delle fate, perfetta commistione tra un'atmosfera in parte onirica e il suo consueto rock...
Nota non proprio positiva, invece, consentitecelo (parere opinabile, sia chiaro!) il brano Ricomincio da qui, dell'attesissima e pur sempre pregevole Malika Ayane, che consideriamo, a dispetto delle critiche positivissime espresse oggi da gran parte della critica, al di sotto delle aspettative... Il pezzo non ci ha convinto pienamente, trovandolo decisamente di minore impatto rispetto all'incantevole Come foglie, presentata l'anno scorso sempre a Sanremo.
Inutile e superfluo dire che è mancata la ciliegina sulla torta, ossia Morgan (e chi sennò??!!)..... E un pensiero balena irrequieto nella testa di molti..... E cioè che la ciliegina, alle volte, è molto più saporita dell'intera torta stessa..... Per i ringraziamenti, lo sapete già, rivolgersi in Viale Mazzini.....
E in attesa della seconda serata, riviviamo le esibizioni di qualche protagonista di ieri sera (tanto per non perdere l'abitudine).....
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martedì 16 febbraio 2010
...Perché Sanremo è Sanremo!
Signore e signori... Madames et monsieurs... Benritrovati!!!!!
Dopo questa pausa di "riflessione", che ha visto il nostro amato Blog godere di un periodo di meritato riposo, in seguito all'incessante lavoro che lo ha caratterizzato nei suoi primi mesi di vita, rieccoci qui, pronti e motivati come e più di prima, a disquisire con dedizione e passione del nostro tema preferito, protagonista indiscusso delle nostre giornate... La MUSICA!!!
Piccolo quiz: chi sa dirci il perchè riprendiamo l'attività proprio in questa settimana??? Ebbene si, bravi, indovinato... In fondo era abbastanza ovvio, vero?!
Sta per cominciare, infatti, la Kermesse canora (amata, odiata, discussa, controversa ecc. ecc.) italiana per antonomasia: il buon, caro, vecchio ma sempreverde, Festival di Sanremo, 60esima edizione! Il quale, seppur quest'anno parta con un grosso handicap dovuto all'eliminazione di Morgan, messo da parte con una mossa autolesionista e masochista (di cui ringraziamo la cara bigotta e incoerente Mamma Rai), speriamo ci regali un buon prodotto...
Le canoniche cinque serate vedranno come sempre la musica intrecciarsi con momenti di show, gags, e con le solite (o insolite?!) ospitate italiane e internazionali... Portando alla luce, così, uno spettacolo in cui (si spera!) il gusto, la quantita e la qualità la faranno da padrona!
Vi auguriamo dunque una buona visione, invitandovi nuovamente a proporci i vostri commenti più disparati, le vostre critiche, i vostri consigli... Siamo qui per voi!!!
Appuntamento questa sera, RaiUno, ore 21:10..... Che la Musica sia con voi!!!!!
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