Ma non è di questo che vi voglio parlare in questo mio primo articolo musicale sul blog. Ci tenevo solo a precisarlo (da grande fan quale sono).
Detto ciò, per ora parliamo d’altro. La Storia della Musica è impreziosita da molteplici pagine superlative.
Parliamo per esempio di Jeff Buckley, voce e penna sopraffina della musica rock targata anni ’90.
Credo che questo artista, nonostante sia un personaggio di culto tra gli appassionati, non abbia mai raggiunto il grande pubblico, come avrebbe meritato. Forse a causa della sua troppo breve, se pur intensa, carriera artistica, stroncata dalla morte avvenuta nel 1997 a soli trent’anni.
Passa un’infanzia un po’ difficile Jeff Buckley, segnata dall’abbandono del padre, anch’egli cantante. Si avvicina molto presto al mondo della musica e dopo svariate esperienze, riesce a portare a termine il suo primo ed unico album, GRACE, edito nel 1994.
Album profondo, osannato dalla critica, caratterizzato da una voce inarrivabile, da testi splendidi e melodie divine.
Undici tracce che scavano nel più profondo dell’anima e rimangono dentro per sempre. Brividi assicurati ad ogni acuto, ad ogni “schitarrata” del grande Jeff.
Da segnalare “Last Goodbye”, “Hallelujah” (cover di Leonard Cohen), “Lover, you should’ve come over”. Ma soprattutto la title track, “Grace”, canzone indescrivibile, un crescendo eccezionale di chitarre e voce, sempre più emozionante, fino ad arrivare ad un finale a dir poco esplosivo!
Inizia poi a lavorare al nuovo album, ma varie difficoltà lo inducono a mandar via la band con cui registrava, rimanendo nella città di Memphis a comporre in solitudine.
Il 29 maggio 1997 mentre andava ad accogliere il gruppo che nel frattempo aveva richiamato, arriva in anticipo all’aeroporto, insieme ad un suo amico. E qui succede l’inspiegabile. Completamente vestito entra nel vicino fiume e lentamente si allontana. Non ne farà più ritorno.
Se fu un suicidio o un incidente ancora nessuno lo sa. Di sicuro quel giorno segnò la perdita di un grande genio musicale, che aveva ancora molto da dire.
Bono degli U2 lo ha definito "Una Goccia Pura in un Oceano di Rumore". Ottimo modo per descriverlo.
Vi consiglio allora di apprezzarlo nella sua opera migliore…Sedetevi in potrona, indossate le vostre cuffie e gustatevi Grace! Sarà un’esperienza soprannaturale!
Inizia poi a lavorare al nuovo album, ma varie difficoltà lo inducono a mandar via la band con cui registrava, rimanendo nella città di Memphis a comporre in solitudine.
Il 29 maggio 1997 mentre andava ad accogliere il gruppo che nel frattempo aveva richiamato, arriva in anticipo all’aeroporto, insieme ad un suo amico. E qui succede l’inspiegabile. Completamente vestito entra nel vicino fiume e lentamente si allontana. Non ne farà più ritorno.
Se fu un suicidio o un incidente ancora nessuno lo sa. Di sicuro quel giorno segnò la perdita di un grande genio musicale, che aveva ancora molto da dire.
Bono degli U2 lo ha definito "Una Goccia Pura in un Oceano di Rumore". Ottimo modo per descriverlo.
Vi consiglio allora di apprezzarlo nella sua opera migliore…Sedetevi in potrona, indossate le vostre cuffie e gustatevi Grace! Sarà un’esperienza soprannaturale!
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