venerdì 17 aprile 2009

La Cantina del Vinile: Peter Frampton


Quante volte le teenagers hanno staccato il poster del loro cantante preferito dalla rivista musicale o dal magazine che sfogliavano?? Le rappresentanti del gentil sesso a questa domanda negheranno l'evidenza. Questa idolatria cartacea non derivava solo dalle qualità artistiche del personaggio ma anche dal suo aspetto esteriore. Alla metà degli anni settanta, un cantante polistrumentista britannico abbinava queste due peculiarità raccogliendo consensi non solo tra le ragazzine ma anche tra i critici musicali grazie al suo rock leggero e talentuoso. Stiamo parlando di Peter Frampton, cantante che ha lasciato un segno indelebile nella musica rock degli anni ’70 e che come tutti i grandi artisti ha avuto una vita molto travagliata. Bancarotta, problemi di droga e un grave incidente stradale hanno segnato la sua vita senza però interferire nella sua straordinaria discografia.
Le sue prime performance giungono con i The Herd e poi con gli Humble Pie, band che si fanno apprezzare per il loro hard rock. Dopo queste esperienze, nel 1971 il poliedrico Peter decide di intraprendere la carriera di solista che lo porterà a diventare uno dei maggiori punti di riferimento per gli amanti della musica pop rock dell’epoca. Introduce un nuovo apparecchio musicale, il talk box, strumento che permette di cambiare il suono della chitarra con il movimento della propria bocca. Incide tre album in successione che gli consentono di farsi conoscere e soprattutto, di preparare il terreno a ciò che stava per giungere. Un colpo di genio si abbattè nel 1976 nel panorama musicale internazionale: Frampton comes alive!, album registrato in un concerto a San Francisco, che conquistò 6 dischi di platino tanto da essere, ancora oggi, il quarto album live più venduto nella storia. Brani come Show me the way e Do You Feel Like We Do, lasciano una sensazione di benessere e allegria all’ascolto, ricalcando i suoni del rock, arricchito di virtuosismi di pregevole fattura. Ancora oggi, i suoi concerti lasciano a bocca aperta annoverando tra i suoi fans, vecchi nostalgici e giovani scopritori della sua musica. Ma un brano che "sgomita" tra i suoi successi, facendo irruzione tra le diverse generazioni, è la sempreverde Baby, I love your way, brano che non si può descrivere ma si può solo ascoltare lasciandosi trasportare dalle emozioni che la voce di Peter Frampton regala. A voi la conferma!

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